Sempre la sicurezza e la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro costituisce tema fondamentale e prioritario di riflessione in ambito sindacale.
In questi anni noi tutti abbiamo potuto percepire come il tema sia tornato al centro della sensibilità e dell’attenzione collettiva e ciò grazie anche ai ripetuti interventi della nostra segreteria di cui faccio parte e che ringrazio .
Per troppo tempo, difatti, gli infortuni e la perdita della vita (nel nostro caso dovuti a suicidi) sono stati considerati eventi dovuti a fatale normalità e casualità. Ciò non è, né deve essere. A tal fine l’impegno di tutti è dunque innanzitutto quello di operare ad ogni livello di responsabilità perché si determini un cambio mentale e culturale: conoscenza, informazione, formazione, consapevolezza, devono essere i punti su cui intervenire per migliorare la prevenzione, che è la vera parola chiave perché si registri un reale positivo cambiamento.
E’ indubbio che il contrasto al fenomeno degli infortuni sul lavoro richieda un’azione organica ed integrata su vari fronti: una nuova e omogenea normativa che costituisca di per sé contributo alla facilità di conoscenza del sistema; l’intensificazione dei controlli e rimodulazione del panorama sanzionatorio ma, ancora di più, per l’appunto, promozione di una più diffusa cultura della sicurezza in grado di assicurare un miglioramento delle condizioni di lavoro. In proposito, si deve difatti prendere atto che la cultura della prevenzione e della tutela delle condizioni di lavoro nel nostro ente ed in generale in molte altre amministrazioni non è ancora – purtroppo – un “bisogno” sufficientemente espresso e rivendicato dalla società, dal mondo del lavoro e dagli stessi lavoratori. Al di là dei richiami e delle affermazioni che vengono formulate da parte dei vari attori istituzionali e delle Parti Sociali, richiami e affermazioni ribadite spesso in occasione di aggressioni e tragici eventi infortunistici, la vera necessità è quella di supportare con forti e integrate azioni di sistema e con iniziative strutturali tale bisogno, per far sì che il valore della sicurezza nei luoghi di lavoro venga avvertito come bene primario dai lavoratori.
Nell’attività di valutazione dei rischi si colgono segnali importanti in quanto si esplicita l’obbligo di valutare tutti i rischi legati all’attività lavorativa, compresi quelli di natura organizzativa, di carattere psicologico o meglio da stress lavoro-correlato, nell’ambito della creazione di un più ampio modello di organizzazione e gestione del personale, dove l’aspetto sicurezza deve sempre di più diventare parte integrante dell’intero processo produttivo.
In tutto questo contesto, è importante il ruolo delle parti sociali, sia in termini di partecipazione agli organismi istituzionali che danno vita al “sistema sicurezza”. Di grande rilevanza è anche il potenziamento del ruolo dei rappresentanti dei lavoratori, in tutte le realtà produttive con l’ampliamento delle prerogative ad essi riconosciute. Voglio poi ricordare che la cultura della prevenzione dei rischi lavorativi nasce anche nell’ambito dei percorsi formativi, perché è importante diffondere una mentalità nuova affinché fin da giovani si percepisca la sicurezza sul lavoro come un vero e proprio diritto irrinunciabile.
L’azione svolta fin qui è importante, significativa, ma non ancora sufficiente e dunque va proseguita con forza. Il mio augurio è che si possa continuare, al di là dei diversi ruoli e dei diversi legittimi punti di vista, ad operare per ottenere sempre migliori risultati.
R.S.U/R.L.S CSA
Ciro Giordano